L'attuale formula del Gioco del Lotto sembra derivare da una pratica in uso a Genova nel XVI secolo, che permetteva di scommettere sui nomi di cittadini candidati a cariche pubbliche.
Il gioco prendeva spunto da un "sistema elettorale", che prevedeva l'estrazione casuale di 5 nomi di cittadini particolarmente meritevoli, su un totale di 120 "papabili", che avrebbero assunto il ruolo di membri del Maggior Consiglio della Repubblica.
Questa pratica prese quindi il nome di "Giuoco del Seminario". Agli appassionati e numerosi giocatori veniva data 2 volte l'anno l'occasione di tentare la sorte con un'estrazione di cinque nomi. Qualche anno dopo il numero dei candidati fu ridotto a 90, e ben presto i nomi furono sostituiti da numeri.
non si limitarono ad accettare le puntate solo su un nome, ma le ampliarono dando vita a "estratti", "ambi" e "terni" che, per molto tempo, furono le sole combinazioni su cui si basò il gioco.
L'attuale formula del Gioco del Lotto sembra derivare da una pratica in uso a Genova nel XVI secolo, che permetteva di scommettere sui nomi di cittadini candidati a cariche pubbliche.
Il gioco prendeva spunto da un "sistema elettorale", che prevedeva l'estrazione casuale di 5 nomi di cittadini particolarmente meritevoli, su un totale di 120 "papabili", che avrebbero assunto il ruolo di membri del Maggior Consiglio della Repubblica.
Questa pratica prese quindi il nome di "Giuoco del Seminario". Agli appassionati e numerosi giocatori veniva data 2 volte l'anno l'occasione di tentare la sorte con un'estrazione di cinque nomi. Qualche anno dopo il numero dei candidati fu ridotto a 90, e ben presto i nomi furono sostituiti da numeri.
non si limitarono ad accettare le puntate solo su un nome, ma le ampliarono dando vita a "estratti", "ambi" e "terni" che, per molto tempo, furono le sole combinazioni su cui si basò il gioco.
Nel 1861 furono apportate alle poste in premio tre sostanziali modifiche: fu abolito l'ambo nominato; il premio per la sorte del terno venne ridotto a sole 5.000 volte la posta; il premio per la sorte dalla quaterna fu ridotto a sole 60.000 volte la posta.
Il 27 settembre 1863, il Lotto entrò ufficialmente a far parte delle entrate previste nel bilancio statale. Nel gennaio 1864 un Regio Editto determinò un primo riordinamento del gioco: le ruote erano appena 6 e le giocate possibili erano quelle per la sorte dell'ambo semplice, del terno e della quaterna. Soltanto nel 1871, a unificazione realmente avvenuta, furono scelte otto città italiane denominate comunemente ruote o compartimenti.
Nel 1891, il regolamento delle poste in premio venne nuovamente modificato, nella forma valida fino alle modifiche del 2005.
I premi divennero:
L'8 luglio del 1933 venne introdotto anche il gioco della cinquina. Oggi sono 11 le ruote del Lotto sulle quali si può puntare.
Nel 1861 furono apportate alle poste in premio tre sostanziali modifiche: fu abolito l'ambo nominato; il premio per la sorte del terno venne ridotto a sole 5.000 volte la posta; il premio per la sorte dalla quaterna fu ridotto a sole 60.000 volte la posta.
Il 27 settembre 1863, il Lotto entrò ufficialmente a far parte delle entrate previste nel bilancio statale. Nel gennaio 1864 un Regio Editto determinò un primo riordinamento del gioco: le ruote erano appena 6 e le giocate possibili erano quelle per la sorte dell'ambo semplice, del terno e della quaterna. Soltanto nel 1871, a unificazione realmente avvenuta, furono scelte otto città italiane denominate comunemente ruote o compartimenti.
Nel 1891, il regolamento delle poste in premio venne nuovamente modificato, nella forma valida fino alle modifiche del 2005.
I premi divennero:
L'8 luglio del 1933 venne introdotto anche il gioco della cinquina. Oggi sono 11 le ruote del Lotto sulle quali si può puntare.