Scopri il fascino della città di Bari attraverso i numeri.
10Il 10 maggio 1901 Giovanni Laterza fondò a Bari l'omonima casa editrice, come prosecuzione dell'attività della Libreria e Tipografia di famiglia.
7575 In uno stato come l'Italia, con così tanti sbocchi sul mare, la Smorfia non poteva assegnare un numero anche al porto: questo numero è il 75
78Il porto di Bari sin dalle origini é stato un importante porto peschereccio.
Porto Antico
Clicca su un numero per scoprire la curiosità
10
75
78
89Ma perché la strega (cui la Smorfia associa il numero 89) veniva chiamata "masciara"? L'origine della parola è decisamente curiosa e deriva da 2 termini: 1 è "megaera", ovvero una delle Erinni, e dal latino "megairo", cioè "invidio".
26La cripta, dove riposano le spoglie del Santo, è decorata con splendidi mosaici ed è sostenuta da 26 colonne abbellite da capitelli romanici.
Reliquie Orientali
Clicca su un numero per scoprire la curiosità
89
26
Valorizzazione
La tua città ha più valore grazie anche al Gioco del Lotto.
Teatro Petruzzelli
I lavori per la realizzazione del Teatro Petruzzelli iniziarono nel 1898 e l'inaugurazione ebbe luogo il 14 febbraio del 1903 con l'opera Gli Ugonotti di G. Meyerbeer. Nel 1930 vi rappresentarono le loro opere Mascagni e Respighi, che assistettero anche alle prime. Negli anni Ottanta il teatro si aprì a nuovi generi di spettacolo, ospitando grandi artisti italiani e internazionali. L'interno del Petruzzelli è stato inoltre spesso utilizzato anche come scenografia per l'ambientazione di alcuni film, per registi quali Rossellini e Zeffirelli. La notte del 27 ottobre 1991 un incendio distrusse buona parte del teatro
Castello Svevo
Il castello svevo, attribuito a Ruggero il Normanno sotto il quale venne costruito nel 1131, sorge su preesistenti strutture di epoca bizantina.
Nell'800 il castello fu utilizzato come carcere e successivamente come caserma.
Di particolare interesse sono gli elementi architettonici, come le belle colonne con capitelli in stile corinzio, riconoscibili dalle decorazioni a foglie d'acanto, finestre a bifore e un bel portale gotico. Ospita una gipsoteca che conserva calchi in gesso di sculture ornamentali esterne ed interne di edifici monumentali religiosi e civili della Puglia dall'XI al XVII secolo. E' sede della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Puglia.